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Draghi chiama Putin per sbloccare il grano: “Nessuno spiraglio di pace”

Telefonata tra il capo del governo e il Cremlino, su iniziativa italiana. "No a spiragli di pace, la Russia continuerà a fornirci gas"

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiamato il leader russo Vladimir Putin. Al centro del colloquio la situazione del grano ucraino, di cui l’Italia ha chiesto a Mosca lo sblocco. Su un piano più generale invece, il premier non vede “Nessuno spiraglio di pace“.

Draghi: “Ho chiesto a Putin lo sblocco del grano ucraino”

Il presidente del Consiglio ha convocato una conferenza stampa a sorpresa per dare conto della telefonata con il presidente russo. Draghi ha rivelato di aver preso l’iniziativa di cercare Putin proprio per attenuare la crisi alimentare che la guerra sta provocando. La situazione è cristallizzata e sembra difficile da risolvere. Draghi ha chiesto a Putin di “Vedere se si può costruire una possibile collaborazione tra Russia e Ucraina sullo sblocco dei porti sul Mar Nero, dove sono depositati molti milioni di quintali di grano“. Il rischio, ha spiegato Draghi, è che “Tutto questo deposito di grano marcisca. Il Presidente Putin mi ha detto che i porti sono bloccati perché sono stati minati dagli ucraini. Naturalmente sono stati minati per impedire alle navi russe di attaccare l’Ucraina. La collaborazione deve essere quindi: da una parte quella di sminare questi porti, dall’altra quella di garantire che non avvengano attacchi durante il periodo di sminamento“. Draghi ha incassato quindi la disponibilità della Russia e si è impegnato a chiamare anche il presidente ucraino Zelensky per “Vedere se c’è una analoga disponibilità a procedere in questa direzione”. Una iniziativa che, ammette Draghi, “può essere benissimo che non avrà esito“.

“Non ho visto spiragli di pace”

Rispondendo ad una domanda, l’ex presidente della Bce ha poi rivelato: “Se ho visto degli spiragli per la pace? La risposta è no“. Nella conversazione con Putin si è parlato anche dell’approvvigionamento di gas. Il presidente russo “Ha detto che continuerà a fornire le forniture. Io non ho discusso, non ho risposto, non ho fatto nessuna osservazione. Ma questa è la situazione attuale con tutti i Paesi, tranne quelli che sono chiaramente attaccati dalla Russia, come la Finlandia”.

Nel pomeriggio il consiglio dei ministri sul Pnrr. Draghi: “Sono tranquillo”

Draghi ha parlato anche del consiglio dei ministri che si è svolto nel pomeriggio a palazzo Chigi. “Abbiamo passato in rassegna gli obiettivi del Pnrr che devono essere raggiunti entro fine giugno. Abbiamo fatto una disamina su questi obiettivi e sullo stato dell’arte. Sono molto tranquillo, questi obiettivi saranno tutti raggiunti“. E questo anche grazie all’accordo sulle concessioni balneari raggiunto questa mattina nella maggioranza. “Sono molto più sereno. La legge sulla concorrenza può andare avanti e può essere approvata entro il 31 dicembre“, ha concluso Draghi.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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