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Le Olimpiadi al tempo del Covid: tamponi, malumori e un mistero

I giochi olimpici di Tokyo 202 passeranno alla storia per le olimpiadi dei tempi di pandemia. A tre giorni dall’inizio 21 persone tra atleti e addetti ai lavori, sono risultate positive al tampone .

È già stato presentato con una piccola cerimonia il murale della tregua del villaggio olimpico dal presidente del Cio, Thomas Bach accompagnato da Kawabuchi Saburo, sindaco del Villaggio Olimpico, Hashimoto Seiko presidente del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020, e Koike Yuriko, il governatore di Tokyo.

Il murales rientra in un’antica tradizione dei Giochi Olimpici: presentandolo si esortano tutte le nazioni partecipanti a cessare le ostilità durante i giochi. Purtroppo il nemico numero uno di questa edizione è il maledetto Covid 19 che noncurante del murales non ha nessuna intenzione di concedere una tregua.

Ad oggi sono 21 le persone risultate positive tra atleti e addetti ai lavori. Tra gli atleti 3 membri della squadra di calcio maschile sudafricana, e alcuni atleti statunitensi, vedi la 17enne tennista Coco Gauff che ha espresso grande rammarico per non poter realizzare il suo sogno gareggiare alle olimpiadi.

Tra i positivi anche un nostro connazionale, un giornalista italiano arrivato domenica 18 luglio da Fiumicino che è stato subito trasferito in un Covid hotel dove trascorrerà una quarantena di 10 giorni e dove sarà sottoposto ad ulteriore tamponi. Una vicenda che la nostra ambasciata a Tokyo sta seguendo.

Olimpiadi Tokyo 2020
Tedofori di Tokyo 2020 (Facebook)

Malumori del pubblico giapponese

Uno dei principali sponsor dei giochi olimpici, la casa automobilistica Toyota ha annunciato che non trasmetterà spot televisivi relativi alle Olimpiadi e il suo presidente non parteciperà alla cerimonia di apertura. La Toyota non vuole compromettersi più di tanto con un’edizione che ha lasciato perplessi molti giapponesi timorosi che l’evento porti ad una diffusione incontrollabile del virus.

Da un sondaggio si apprende che il pubblico nipponico non ha fiducia nelle misure di sicurezza adottate dagli organizzatori dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Su un campione di 1500 intervistati il 68% ha risposto che la sicurezza nel corso di queste olimpiadi è impossibile con il 21% che invece si dichiarato fiducioso.

Il 33% del campione analizzato si è dichiarato favorevole ai giochi a fronte del 55% che è contrario allo svolgimento delle Olimpiadi nella capitale giapponese.

Il mistero dell’atleta ugandese

Oltre ai tamponi e ai malumori per Covid la XXXII Olimpiade è iniziata con un mistero: venerdì 16 luglio l’atleta ugandese Julius Ssekitoleko sollevatore di pesi dopo essere stato visto dalla telecamera di sorveglianza della stazione JR di Nagoya, a circa 200 chilometri dal suo campo di allenamento è scomparso. È stata allertata la polizia che procede con le ricerche insieme alla sua squadra. L’atleta ha lasciato un biglietto nel suo hotel dopo aver acquistato un biglietto per la città di Nagoya. Nel biglietto ha scritto che vuole trovare lavoro e rimanere in Giappone.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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