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Mattarella: “Fermare subito la guerra, sosteniamo chi resiste”

Il presidente della Repubblica a Trieste chiede una soluzione diplomatica alla guerra in Ucraina

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede di fermare la guerra “ora, immediatamente“. “Le ragioni della convivenza umana pretendono che si ponga fine alle guerre. La pace è sempre doverosa e possibile”, afferma il capo dello Stato, in visita a Trieste. Il Presidente partecipa alla cerimonia di firma dell’intesa per il trasferimento del Narodni Dom (il palazzo sede degli sloveni triestini, incendiato dai fascisti nel 1920) dall’Università degli Studi di Trieste alla Fondazione Narodni Dom.

“Retrocedere della storia”

Assistiamo al riesplodere di aggressivi egoismi nazionali, di quanto non avveniva dall’800, dai secoli scorsi“, attacca Mattarella, “Un retrocedere della storia e della civiltà che mai avremmo immaginato possibile in questo inizio di millennio“. Il capo dello Stato pone l’accento sulle “vittime di ogni età, dai bambini agli anziani“, sulle “devastazioni di città e di campagne, un nuovo impoverimento del mondo. Non riusciamo neppure a rinvenirvi una motivazione razionale“.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Università degli studi di Trieste

“Dovuta solidarietà e sostegno a chi resiste”

Mattarella poi ricorda quanto stanno facendo il governo italiano e quelli europei: “Stiamo rispondendo con la dovuta solidarietà all’aggressione nei confronti dell’Ucraina, con l’accoglienza dei profughi, con il sostegno concreto a chi resiste a difesa della propria terra contro un’invasione militare, con misure economiche e finanziarie che indeboliscano chi pretende di imporre con la violenza delle armi le proprie scelte a un altro Paese“. Ma tenendo sempre un occhio alla diplomazia. “Stiamo rispondendo cercando con insistenza di proporre dialogo e trattative per chiudere la guerra immediatamente, per ritirare le forze di invasione, per trovare soluzioni politiche, pronti a contribuire a perseguirle non appena si aprissero spiragli di disponibilità“.

Quasi 74 mila i rifugiati ucraini in Italia

Sono 73.898 le persone in fuga dalla guerra in Ucraina giunte finora in Italia. Lo fa sapere il ministero dell’Interno. Oltre 38 mila sono donne, quasi 7 mila gli uomini e 28.871 i minori. L’Agenzia Onu per i rifugiati afferma invece che il numero totale dei rifugiati ucraini che hanno lasciato il Paese dall’inizio della guerra è salito a 3.862.797. Gli sfollati interni, sempre secondo l’Unhcr sono 6,48 milioni.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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