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Niente reddito di cittadinanza a chi non fa il vaccino

La provocazione sul reddito di cittadinanza collegato al Green pass arriva dal presidente del Codacons Carlo Rienzi

L’idea di non corrispondere il reddito di cittadinanza a chi non si è vaccinato, è del presidente del Codacons Carlo Rienzi. Un’idea che vuole essere una sorta di provocazione. Rienzi infatti ai microfoni con Adnkronos, ritiene che il Green pass sia un ricatto bello e buono  per tutti i lavoratori dipendenti e non e quindi “perchè non colpire anche coloro che  percepiscono il reddito di cittadinanza?” chiede provocatoriamente.

Ricorso al Tar per la sospensione dei lavoratori senza Green pass

Rienzi ricorda che il Codacons sta facendo ricorso al Tar sulla sospensione dei lavoratori senza green pass Andremo avanti con questa provocazione. La sanzione a chi non ha il green pass è sul compenso del soggetto lavoratore, dunque con questo criterio può essere sanzionato anche il compenso di chi ha il reddito di cittadinanza e non è vaccinato. Ed il criterio va applicato a tutte le categorie. C’è una assoluta identità di situazioni, molto giusta e costituzionale“.

Chiaramente si tratta di una provocazione ma sulla questione è stato chiesto anche il parere di vari medici, che da mesi si occupano del virus, tra questi il virologo Fabrizio Pregliasco, docente dell’Università Statale di Milano.

Chi percepisce il reddito di cittadinanza sta a casa

Tra il green pass e il Reddito di cittadinanza non c’è una correlazione diretta, questo è chiaro” dice all’Adnkronos. l percettore di reddito di cittadinanza è di fatto persona che se ne sta a casa: non è bello, perché questo sussidio dovrebbe essere fatto per cercare lavoro, ma di fatto è così. Non c’è quindi un motivo logico o scientifico per cui dovrebbe essere richiesto”.

regliasco sottolinea che la finalità del green pass è quella di indurre alla vaccinazione per riprendere la vita sociale e per limitare il rischio. Il posto di lavoro è sicuramente un luogo a rischio. Nel caso del percettore di reddito di cittadinanza “l’estensione potrebbe apparire come un’incongruenza” perché “non è legata al lavoro“.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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