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Pagamenti per il gas solo in rubli, la mossa di Putin spiazza l’Europa

La Russia: accetteremo pagamenti per il gas solo in rubli. La Germania dice no

La decisione della Russia, annunciata dallo stesso presidente Putin, di accettare pagamenti per il gas solo in rubli e non in dollari o euro, ha fatto risalire sia la valuta russa che il prezzo del gas. La misura, che dovrebbe diventare operativa tra una settimana, vale solo per i paesi “ostili”, e consiste semplicemente nella modifica alla valuta dei pagamenti. I contratti, per il resto, non cambiano.

Risale il rublo

E’ la risposta di Mosca alle sanzioni. Il rublo ha subito recuperato parecchio terreno: il suo valore si attesta intorno a 100 contro dollaro. Ancora lontano dai livelli pre guerra, circa 75, ma in nette ripresa. Il rublo in realtà era già risalito nei giorni scorsi. E questo grazie al miliardo di euro al giorno che l’Europa versa per il gas siberiano. Soldi che finiscono nelle casse delle banche russe non colpite dalle sanzioni, quelle legate alla compravendita di energia, e che vengono subito usati per acquistare rubli. Un vero e proprio “buco” nelle sanzioni.

Vola in prezzo del gas

L’annuncio russo ha fatto anche risalire il prezzo del gas, schizzato in alto del 27%. Tanto che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle poche ore che hanno separato il suo intervento alla Camera da quello al Senato in vista del Consiglio europeo, ha dovuto modificare leggermente il suo discorso quando ha parlato del caro energia: “La richiesta di effettuare i pagamenti in rubli invece che in dollari o in euro ha portato di nuovo il prezzo del gas a salire di circa 15 euro al Mwh“, ha detto il premier.

Bankitalia: Con questi prezzi industrie non sopravvivono

E proprio sul caro energia, arriva l’allarme del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco: “Con i prezzi del gas saliti 10 volte in due anni c’è un grande stress sui consumatori e sulle industrie che non possono sopravvivere con questi prezzi“.

La Germania: “E’ una violazione del contratto”

La Germania, che non può in alcun modo fare a meno del gas russo, ha fatto sapere, con il ministro dell’economia Robert Habeck, di considerare la pretesa di Putin una “violazione del contratto“. “Ora discuteremo con i nostri partner europei su come reagire“, ha aggiunto.

Giavazzi: “E’ un modo per aggirare le sanzioni”

Per il consigliere economico di Mario Draghi, Francesco Giavazzi, “farsi pagare in rubli sarebbe un modo per aggirare le sanzioni, quindi penso che continueremo a pagare in euro“.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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