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Poker: quali combinazioni portano alla vittoria?

È importante fare da subito una premessa: il poker è un gioco dove lo studio disciplinato delle regole, la pazienza e la diligente pratica sono fondamentali per imparare non solo a giocare, ma soprattutto a vincere. Non ci sono trucchetti capaci di far vincere anche un principiante alla seconda partita: potrebbe trattarsi di fortuna. Ma le tecniche, i calcoli e le combinazioni sono proprie solo di giocatori esperti, che lasciano che la sorte influenzi il meno possibile la partita.

Inoltre, per imparare e per provare a diventare campioni, è bene seguire i consigli di chi campione è già riuscito a diventarlo davvero. Ecco, dunque, una serie di suggerimenti usciti direttamente dalla bocca di giocatori che in totale hanno vinto nientemeno che 140 milioni di dollari.

  • Secondo Mike Sexton, chi è alle prime armi dovrebbe puntare di più e chiamare meno – altrimenti i più esperti se ne accorgono e in un battibaleno si appropriano delle fish;
  • Jennifer Tilly consiglia di non parlare troppo, perché sono davvero pochi i giocatori bravi al table talk. Chi non è altrettanto capace, rischia solamente di dare indizi agli avversari. Parlando (anche se si prova a mentire) si lasciano trapelare emozioni di cui gli altri giocatori sono ghiotti, ghiottissimi;
  • Bluffare un po’ di più è invece il suggerimento di Ben Lamb. Sbagliare capita, ma si migliora: serve pratica per riuscire a sentirsi a proprio agio a bluffare;
  • Secondo Erik Seidel, è importante capire quando foldare invece che giocare un’altra mano e, anzi, è meglio non giocarne troppe. Bisogna imparare i range di apertura per capire quando e se foldare;
  • Phil Galfond consiglia di scegliere size coerenti e attenervisi per ogni spot diverso. Cambiare size in base alla forza della mano spoilera il contenuto della mano stessa a tutti gli attenti avversari;
  • Non essere impazienti sono invece le parole d’ordine di Jonathan Duhamel. Le partite di poker durano a lungo, e talvolta si aspetta anche un’ora prima che arrivino carte decenti: è in queste situazioni che spesso chi è alle prime armi si sente quasi costretto a fare mosse azzardate e non necessarie. Perché, in fondo, la cosa più importante rimane sempre non giocare guidati dalle emozioni: è più difficile, ma è meglio aspettare;
  • Secondo Maria Ho la giusta misura sta nel mezzo: non bisogna giocare piatti troppo alti o troppo tirchi, insomma. Gli estremi non portano mai a niente di buono – e questo l’esperienza lo insegna bene;
  • Scott Blumstein suggerisce di riflettere di più prima di prendere decisioni che possono rivelarsi affrettate. La pressione può giocare brutti scherzi e non bisogna sempre decidere al volo;
  • Daniel Negreanu, invece, ricorda l’importanza di credere in se stessi: affrontare un giocatore esperto non vuol dire trovarsi di fronte sempre a un mago del bluff – pertanto bisogna credere nella forza delle proprio mani e della propria giocata, indipendentemente dagli anni di esperienza di chi è seduto di fronte;
  • Non bisogna mai, infine, innamorarsi delle proprie carte. Questo consiglio viene da Joe Hachem, che sa bene che questo accade spesso fra i principianti. La situazione nel poker può cambiare molto velocemente, e non bisogna mai dimenticarsi che anche l’avversario ha in mano delle carte: bisogna pensare anche a cosa gli altri possono avere in mano.

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(Pixabay @Anna Shvets)

Cosa non fare quando si gioca a Texas Hold’em

Non importa quante volte hai già giocato, alcune mosse rimangono delle red flag anche con l’avanzare degli anni di esperienza.

Per esempio, non andare mai all-in con un asso se qualcuno prima di te l’ha già fatto al medesimo tavolo: le probabilità che quel giocatore abbia una coppia forte sono alte. Poi, non scavalcare il tuo bankroll: prova a mantenerti al tavolo per molte ore leggendo le mosse degli avversari e senza farti ossessionare dalla strategia da mettere in atto. In poche parole: non pensare che gli altri giocatori stiano sempre bluffando, ma prova a leggere cosa potrebbe esserci dietro ogni mossa.

Inoltre, niente string bet: non agire come se stessi per fare una call per poi rilanciare, no. E non provare nemmeno a imitare i giocatori che non chiudono mai la bocca, perché le parole non ti avvantaggiano: gli avversari potrebbero captare emozioni o addirittura, il tuo stile di gioco.

Un altro consiglio è quello di non trasformare il bluff in una tecnica di gioco perché spesso le aspettative sono negative. Al contrario, la mossa più vantaggiosa è la call.

Un modo per fare pratica è, per esempio, affidarsi ad uno dei migliori siti di poker online. Questo provider è unico per il fatto che oltre a essere regolamentato, facile da usare e divertente fornisce ai lettori del suo sito anche consigli e strategie professionali su come assicurarsi le migliori vincite e le combinazioni di poker più forti. Consigliamo quindi di studiare bene le loro guide e di imparare anche sfidando altri giocatori.

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(Pixabay)

A questo punto, se ti stai chiedendo quali siano le graduatorie tradizionali delle mani alte, eccole:

  • Scala reale massima: Dieci, Jack, Donna, Re, Asso
  • Scala reale minima: parte dalla carta più bassa del mazzo
  • Scala reale media: intermedia fra la massima e la minima
  • Poker: 4 carte uguali
  • Full: tris + una coppia
  • Colore: 5 carte non in sequenza dello stesso seme
  • Scala: 5 carte di seme diverso in sequenza
  • Tris: 3 carte dello stesso valore + 2 diverse
  • Doppia coppia: 2 coppie distinte + una carta diversa
  • Coppia: una coppia dello stesso valore + 3 carte diverse
  • Carta isolata: se tutte le carte sono spaiate, si considera quella più alta per valutare chi vince

Ora che hai letto i consigli di grandi campioni sei pronto a migliorare le tue skill a poker? Iscriviti a un sito affidabile come quello sopracitato, dove tu possa trovare anche un blog ricco di suggerimenti per imparare a giocare a tutte le varianti di poker.

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