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Reddito di cittadinanza, truffe in crescendo

Dalla nascita del reddito di cittadinanza ad oggi, sono stati erogati indebitamente 48 milioni di euro. Cifre destinate a salire perché le truffe aumentano di mese in mese

Reddito di cittadinanza e truffa sta diventando un binomio che si ripete troppo spesso.  Il comando interregionale per il sud Italia ha registrato da aprile a ottobre 2021 altre 5 mila erogazioni, il triplo delle truffe scoperte nel 2020.

Dalla nascita del reddito di cittadinanza ad oggi, sono stati erogati indebitamente 48 milioni di euro. Senza contare le violazioni bloccate prima che i soldi fossero pagati. Fortunatamente la guardia di finanza ha accesso alla banche dati, dalle operazioni sospette sui conti correnti all’Agenzia delle entrate e riesce a bloccare le erogazioni prima che siano pagate.

Aumento delle truffe

Dall’inizio del 2021 inizio anno al 30 ottobre, i carabinieri hanno scoperto 9.247 percettori del reddito che non avevano i requisiti per ottenerlo, per un totale di 41.359.042 euro. Da inizio anno ad agosto, le fiamme gialle hanno rintracciato circa 16mila truffatori per un totale di 77 milioni di euro distribuiti indebitamente.

Nel 2020 i furbetti esistevano ma erano in misura minore. Circa 1.408 per un totale di 5.614.247 euro spesi per chi non ne aveva bisogno. La guardia di finanza ne aveva rintracciati 5.868 per circa 50 milioni di euro.

Stranieri e reddito di cittadinanza

Sono scattati anche i controlli dell’Inps che hanno fatto salire i numeri. Al momento, secondo l’Inps, i percettori del reddito di cittadinanza ai quali è stato revocato per mancanza di requisiti sono 123.697, di cui 67.449 a stranieri. Sono decaduti i termini per ottenerlo per 589.859 cittadini di cui 82.684 stranieri. In questo conteggio non sono citati solo coloro che hanno mentito, ma tutti coloro che sono risultati non idonei. Da segnalare che è normale che ci siano molti cittadini stranieri dato che l’erogazione è legata alla cittadinanza e molti stranieri non riescono ad ottenerla.

Gli strumenti di controllo

Gli strumenti per scoprire le truffe sono molteplici. I carabinieri effettuano verifiche sul territorio sui luoghi di lavoro o sulle stesse persone. Chi ad esempio pur essendo agli arresti domiciliari non è in casa, viene automaticamente controllato se percepisce il reddito di cittadinanza. Se qualcuno viene denunciato per truffa, si ha l’immediata sospensione del reddito e sarà molto difficile riottenerlo. Solo dopo il processo lo Stato, appurata la colpevolezza, può chiedere indietro i soldi. Negli anni si può confiscare più facilmente i beni, ma nei confronti di persone con reddito basso e pochi beni rivalersi può diventare complicato.

La guardia di finanza può fare controlli incrociati sulle banche dati. L’Inps verifica le domande sulla base dei documenti presentati. Gli addetti ai lavori fanno sapere che se avessero ancora più strumenti i numeri salirebbero ancora.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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