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Scuola, un vademecum per l’educazione ambientale

In diverse circostanze proprio su queste pagine si è parlato di educazione alla cittadinanza in generale e si è anche fatto spesso riferimento ad uno specifico segmento di quest’educazione, quella ambientale.

Sono state anche prese in considerazione le questioni educative legate proprio all’importanza di una specifica competenza che i docenti devono avere per trattare le tematiche del settore. Non sfugge infatti a nessuno la particolare necessità della scuola oggi: avere degli insegnanti pronti ad affrontare le tematiche che i giovani chiedono vengano affrontate.

È bene sottolineare che i docenti sono molto disponibili, ma a volte hanno bisogno di essere aggiornati su questi capitoli didattici e non sempre si trovano strumenti di facile consultazione per il loro aggiornamento.

Un’iniziativa lodevole

Mi sembra allora opportuno segnalare un’iniziativa e un libro che può venire incontro a chi vuole aggiornarsi. Innanzitutto l’iniziativa: due anni fa, prima della pandemia, il Ministero del Lavoro e della Presidenza sociale ha finanziato un progetto delle Opere Sociali Marelliane per l’aggiornamento destinato ai docenti delle scuole, al fine di contribuire a rendere più efficace l’educazione alla cittadinanza.

Il progetto, ormai terminato, ha avuto uno scopo molto preciso, quello di offrire ai partecipanti una serie di strumenti educativi utili a far nascere, in conseguenza di una precisa preparazione, una mentalità da porre alla base del comportamento delle singole persone.

Non solo. L’organismo, che ha realizzato il progetto, in futuro, con l’esperienza maturata in questi mesi di lavoro didattico, potrà continuare a formare, con il dovuto aggiornamento, docenti pronti a trasmettere ai propri allievi un concetto sotto alcuni punti di vista innovativo. Questo è il concetto: il puntuale rispetto dell’ambiente contribuisce alla realizzazione di una giustizia, che riconosca anche all’ambiente in quanto tale una serie di prerogative e di tutele.

Avendo poi il corso coinvolto molti docenti di ogni parte dell’Italia, gli stessi possono assumere il ruolo anche di tutor per i colleghi che non hanno avuto la possibilità di partecipare.

educazione ambientale

Un testo utile

Di tutto questo lavoro didattico, che è durato alcuni mesi, oggi vi è pure una traccia. Il direttore del corso infatti, Guido Miglietta, infatti ha curato in modo puntuale delle dispense che ovviamente sono a disposizione dei partecipanti del progetto, ma saranno presto messe a disposizione anche di chi, nella scuola o fuori da essa, è interessato all’argomento. Il testo presenta, opportunamente trascritte, le lezioni tenute da esperti dei vari settori dell’ampio spazio dell’ambiente. Mi viene facile rimarcare che queste dispense presentano tre caratteristiche.

La prima: essendo questo lavoro il frutto della ricerca di esperti, i testi proposti sono ineccepibili dal un punto di vista scientifico ed essendo il risultato di ricerche condotte da esperti, sono da considerare aggiornati da un punto di vista dell’avanzamento dei risultati degli studi e delle attività di laboratorio.

La seconda: la revisione dei testi ha prodotto come risultato pagine anche di facile accesso linguistico. Non è questo un risultato secondario, perché molte volte capita di vedere lavori che non presentano come caratteristica di base quella della chiarezza, perché le espressioni sono spesso solo per addetti ai lavori. Poiché sono convinto che l’educazione ambientale sia materia che presuppone un insegnamento trasversale, portato avanti cioè da docenti con diversa preparazione culturale, è indispensabile che i testi base siano facilmente accessibili.

Vi è infine un terzo elemento che merita di essere evidenziato: in un solo testo sono presenti argomenti complementari idonei a dare una visione di insieme al settore ambientale.

La dispensa offre pertanto all’insegnante una serie di argomenti e una dettagliata indicazione dei contenuti da avere ben presente per affrontare le varie questioni.

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Alcuni titoli del libro

Sfogliando la dispensa si avverte quanto ampio sia lo spettro degli argomenti trattati. Questa vastità di temi permette al docente, che sceglie di usare questo testo, di trovare il materiale che meglio si collega alle esigenze degli allievi.

Sappiamo infatti per esperienza che spesso, non essendoci in molte circostanze il tempo per cercare fonti e fare i dovuti approfondimenti, l’insegnante, pur di non deludere gli allievi, tende a sviluppare il suo intervento didattico, partendo sì da temi proposti dai suoi studenti per arrivare però ad aspetti più vicini ai materiali che ha acquisito nella preparazione della lezione, magari facendo qualche forzatura.

Questo del resto accade quando gli strumenti a disposizione sono limitati. La dispensa di cui stiamo parlando invece, per la vastità degli argomenti inseriti, facilita il lavoro di preparazione didattica dell’insegnante.
Uno sguardo all’indice mette in evidenza la fondatezza di quanto ho appena affermato. Sono infatti presenti nel testo ben sei macro aree. Certamente da un lato sono quelle più impegnative da un punto di vista dei contenuti scientifici ma dall’altro possono essere quelle molto più vicine agli interessi culturali dei giovani, che desiderano sempre di più affrontare argomenti legati al loro presente.

Nella dispensa dunque si parla di clima, di economia circolare, di problematiche della vita quotidiana, sia delle persone, quindi del consumatore, sia delle imprese, quindi dei produttori, delle pesanti questioni sociali – il richiamo alle nuove povertà rappresenta un nodo fondamentale di questa area tematica – della costruzione delle nuove città, senza trascurare – e questo è l’ultimo capitolo – le nuove energie.

I titoli dei moduli didattici, che ho richiamato, fanno intuire che i relativi contenuti offrono la possibilità di iniziare con gli studenti un serio lavoro didattico finalizzato a contribuire ad un’educazione alla cittadinanza – ovviamente in questo caso con particolare attenzione all’ambiente, che è un segmento specifico del più vasto campo dell’educazione alla cittadinanza – offrendo anche prove scientificamente valide per dimostrare la validità dei principi affermati. L’allievo avrà così una sempre più convinta fiducia nel docente e sarà anche incoraggiato nello sperimentare concretamente quanto viene proposto durante la lezione.

Prof. Franco Peretti
Esperto di metodologie formative

Franco Peretti

Professore ed esperto di diritto europeo

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