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Usa, barista italiano rapinato e ucciso a Chicago: è caccia al killer

Stava tornando a casa dopo una notte di lavoro al “The Cove Lounge”, un locale di Chicago nel quale lavorava come barista, ma purtroppo non è più rientrato all’appartamento situato nel quartiere Kenwood in cui viveva perché sul suo cammino ha incontrato la morte. Questa è la tragica vicenda di Diego Damis, 41enne italiano originario di Assisi, che alle 6 del mattino dello scorso venerdì è stato rapinato e selvaggiamente accoltellato nei pressi di Hyde Park.

Secondo i media locali la polizia lo avrebbe trovato a terra sanguinante, South Greenwood Avenue, intorno alle 8:30. nonostante l’immediato intervento dei soccorsi e la disperata corsa al Chicago Medical Center, per l’uomo non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate nell’aggressione. Gli investigatori pensano che l’ipotesi della rapina finita male sia la più accreditata in quanto l’uomo è stato trovato senza portafoglio al seguito.

Le indagini sono in corso e al momento non ci sarebbero sospettati. Il quotidiano locale Chicago Sun Times, che su Twitter ha pubblicato una sua foto con in braccio il nipote quando era in tenera, lo descrive come molto conosciuto nel quartiere, un “giovane con diverse passioni: il sassofono, i romanzi storici, l’arte di dipingere, un giocatore di scacchi ed era appassionato di tiramisù“.

Il commovente post della sorella Laura: “Vittima di violenza inaudita proprio tu che hai sempre evitato il conflitto”

Diego Damis lascia tre fratelli – Laura, Andrea e Claudia D’Amico – e la madre Rosa. I familiari hanno fatto sapere che in queste ore partiranno alla volta degli Stati uniti per il funerale: la salma non tornerà in Italia ma sarà cremata e tumulata a Chicago. Viveva e lavorava nella città americana dal 2015, anno in cui aveva deciso di trasferirsi partendo da Bagnaia, piccola frazione a 10 chilometri di distanza da Perugia in cui abitava.

Il un post su Facebook la sorella Laura ha pubblicato una serie di foto in compagnia del fratello, sia recenti che legate all’infanzia, accompagnate da un messaggio molto toccante: “Non posso crederci, non ci sei più. Sei stato vittima di una violenza inaudita, proprio tu che hai sempre evitato il conflitto. Dolce, timido, educato, gentile, forte, bello, impacciato. Sempre alla ricerca di un’ispirazione. Era già difficile averti così lontano ma la tua felicità aveva reso il distacco sopportabile. Vorrei salutarti con frasi eleganti, come quelle che sapevi scrivere te, invece ti saluto con la canzone della nostra infanzia. Grazie di tutto Dieguito, sei stato un super fratellone e un fantastico zio. Love you.” Il messaggio poi prosegue con il testo di una canzone che ha caratterizzato l’infanzia dei due, ovvero quella dell’anime giapponese ‘Ken il guerriero‘.

Laura e Diego Damis (Facebook)

La testimonianza di un’amica: “Quella zona di Chicago è pericolosa, ma sempre sorvegliata dalla polizia”

Un’amica italiana di Diego, residente per anni a Chicago e rientrata in Italia da qualche tempo, ha raccontato che il quartiere nei pressi di Regents Park, a un miglio di distanza dalla casa dell’ex presidente Usa Barak Obama, è sempre stata una zona “sorvegliata dalla polizia e dalla security del campus“, in quanto non è un mistero che sia pericolosa soprattutto dopo la 60esima strada. Del barista ha affermato di avere avuto la fortuna di conoscerlo e che è vero quello che scrivono di lui: “Era molto dolce, sorrideva sempre, era sempre allegro“.

La raccolta fondi per la famiglia di Diego

La collega e amica Sonnie Kireta ha avviato una raccolta fondi su GoFundMe per aiutare la sua famiglia, che fino ad oggi è riuscita a racimolare 11 mila dollari. La cifra è oltre il doppio del traguardo di 5mila dollari fissato. Nel post della raccolta fondi la collega barista scrive: “Diego era uno dei migliori esseri umani che tutti conoscevamo. Era una delle persone più gentili e premurose della comunità di Hyde Park. Anche se non era imparentato con nessuno di noi, faceva parte nostra famiglia. Era nostro fratello. Il 25 febbraio ci è stato tragicamente portato via. Aveva solo 41 anni”.

Norbert Ciuccariello

Classe 1976, fondatore del quotidiano web nazionale il Valore Italiano e del quotidiano locale Torino Top News. Oltre a ricoprire l'incarico di editore e giornalista pubblicista è un imprenditore impegnato nel settore della moda e della contabilità.

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