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Via il Green pass o i lavoratori del porto di Trieste bloccheranno le attività

Dal 15 ottobre, se non verrà ritirato l'obbligo del green pass, stop alle attività del porto di Trieste. Disordini per altri motivi, anche nel porto di Genova, mentre nei porti del sud nessun problema

Il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer,  all’Huffington Post ha annunciato il blocco delle attività  previsto  per venerdì. L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass. Il blocco di venerdì è confermato, e non solo nel  porto di Trieste“. 

Il presidente della Regione Fvg e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga non ha intenzione di intervenire nella questione “Non intendiamo intervenire come Regione sulle realtà produttive, perché ho profondo rispetto delle istituzioni che le governano“. ha commentato.

Fedriga fa appello al buon senso per scongiurare “il danno enorme all’economia della città ma anche a tutti quei lavoratori che con l’indotto del porto lavorano, e non solo nel porto”.  Il presidente ha nuovamente proposto dal 15 ottobre “tamponi nasali meno fastidiosi e fai-da-te da effettuare con la supervisione responsabile d’ufficio“.

Protesta nel porto di Trieste ma non in altri porti

Nel porto di Trieste non si accetta il Green pass, ma i portuali di Napoli e Salerno non attueranno nessuna protesta. Nei porti campani, fonti sindacali, affermano che il numero dei lavoratori no-vax è minimo e non compromette le regolari attività dei due scali.

Nel porto di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Tito Vespasiani , assicura che non vi situazioni di criticità, scioperi o blocchi legati all’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass. Vespasiani spiega nei cinque porti pugliesi il tasso di vaccinazione tocca in alcuni settori il 100%.

Rivolta degli autotrasportatori nel porto di Genova

Nel porto di Genova disordini ma non a causa del Green pass. Prosegue la protesta dei tir che blocca il terminal contenitori più importante del porto ligure. Gli autotrasportatori protestano per le lunghe attese per entrare nel terminal e chiedono un incontro urgente al prefetto per presentare le loro richieste e si unisce allo sciopero proclamato dalla rsu dei dipendenti del terminal sul contratto integrativo.

La “rivolta”, spontanea, è scattata ieri, quando gli autisti si sono trovati ad dover aspettare ore per il carico e scarico della merce. Operazioni già saltate anche per lo sciopero dei portuali genovesi.

Esasperati i camionisti hanno bloccato di fatto l’ingresso del terminal. E anche oggi la situazione resta pesante. Potrebbe alleggerirsi nel pomeriggio se i sindacati e il terminal riusciranno a trovare un accordo sul contratto integrativo, alla base dello sciopero dei dipendenti che si fermano la prima e l’ultima ora del turno.

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Valentina Roselli

Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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