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Covid, Salvini: “Dal primo aprile si torni alla vita normale”

Il segretario leghista chiede di eliminare tutte le restrizioni e gli obblighi, compreso il green pass, dopo la fine dello stato di emergenza

Matteo Salvini lancia la sua proposta: dal 31 marzo, giorno di scadenza dello stato di emergenza per il covid, via ogni obbligo e divieto, compreso il green pass. Intervistato a Rtl 102.5, il segretario leghista, tornato negativo ieri dopo 10 giorni di isolamento, ha spiegato che i numeri della pandemia stanno calando. “Penso e spero quindi – ha aggiunto Salvini – che col 31 marzo si superino divieti, obblighi, restrizioni, green pass e super green pass e si torni alla vita normale“. Per il leader del Carroccio bisognerebbe quindi togliere tutto: “con attenzione, con cautela, ma così sta facendo il resto del mondo. L’Italia, che ha più del 90% di vaccinati, non può essere quella che ha più restrizioni“.

Caro bollette emergenza nazionale

Salvini poi detta l’agenda di governo: “bisogna portare subito in consiglio dei ministri una manovra urgente da 5, 6, 7 miliardi per bloccare gli aumenti di luce e gas, che sono una emergenza nazionale. Mi pigliavano in giro due mesi – rimarca il leader leghista – quando parlavo di bollette. E poi una pace fiscale, con una nuova rateizzazione e rottamazione delle cartelle“. Se sulle bollette c’è condivisione, il governo ha già annunciato un intervento, un eventuale nuovo condono fiscale troverebbe grandi opposizioni nella maggioranza.

Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini

“Centrodestra? Solo uniti si vince”

Salvini parla anche di centrodestra: “superiamo incomprensioni, bisogna stare uniti perché solo uniti si vince e non tornare indietro“, “Sto lavorando con Berlusconi e Meloni” e il prossimo banco di prova saranno i referendum sulla giustizia, per i quali si dovrebbe votare in primavera. “Lì spero che il centrodestra sarà tutto compatto“. Tornando alla partita dell’elezione del presidente della Repubblica, “l’unico rammarico – ha aggiunto Salviniè non essere riuscito a mandare una donna al Quirinale. Ci ho provato in tutti i modi, ho fatto 1000 nomi, mi hanno sempre detto no“.

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Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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