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Zelensky, Letta: “Grande dignità”, Salvini: “Pace e dialogo”

Apprezzamento unanime alle parole del presidente ucraino risuonate nell'aula della Camera

L’intervento di Volodymyr Zelensky alla Camera è stato seguito da tutti i deputati e senatori, a parte qualche singola assenza. E il giudizio dei leader di partiti è pressoché unanime: le parole del presidente ucraino sono state molto apprezzate, e lo dimostrano anche i lunghi applausi al termine dei 12 minuti del suo discorso in video conferenza.

Letta: “Grandissima dignità”

Il segretario del Partito democratico Enrico Letta parla di “discorso di grandissima dignità, pieno di speranza. Un momento di rara intensità“. L’ex premier, in un altro post, ha definito “disonorevole scelta” quella di chi ha deciso di disertare l’appuntamento.

Salvini: “Apprezzamento per parole di pace e dialogo”

Anche il segretario della Lega Matteo Salvini ha applaudito Zelensky per il ringraziamento all’Italia e per le “parole di pace e disponibilità al dialogo“. Per Salvini la speranza è che queste parole di pace “vengano raccolte da Mosca e da chi – anche in Occidente – parla con troppa facilità di armi“.

Conte: “Testimonianza di sofferenza e dignità”

Anche il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte sottolinea il passaggio in cui Zelensky parla di pace. “Il presidente Zelensky ha offerto testimonianza della grande sofferenza e dignità del popolo ucraino. Raccogliamo il suo invito per una pace immediata“, scrive su Twitter l’ex premier.

Italia viva: “Passare dall’emozione alla pace”

Per Italia viva bisogna passare dall’emozione alla pace, e per questo serve la diplomazia. Il partito di Matteo Renzi non manca però anche di polemizzare con Vito Petrocelli. Per il grillino presidente della Commissione esteri del Senato, l’Italia è co-belligerante perché ha deciso di mandare armi all’Ucraina e quindi il governo non merita più la sua fiducia. Una posizione che imbarazza il Movimento 5 stelle. Italia viva chiede quindi al Movimento di fare chiarezza e a Petrocelli di dimettersi dalla presidenza della Commissione.

Calenda: “Aiutare Kiev ma no all’Ucraina nelle Ue”

Per il segretario di Azione Carlo Calenda bene inviare aiuti anche militari a Kiev, ma no all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea, come auspicato dal presidente del Consiglio Mario Draghi nel suo intervento alla Camera dopo quello di Zelensky.

Fratoianni: “Urgente rimettere al centro la diplomazia”

Dal fronte pacifista il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni chiede di rimettere al centro la diplomazia, anziché mandare armi e continuare a comprare il gas russo.

Emanuele Iacusso

Classe 1971, studi di filosofia, giornalista professionista. Si occupa da 20 anni di politica, come assiduo frequentatore di Palazzi romani. Ha lavorato lungamente in radio e in televisione, presso importanti network nazionali. Tra le passioni i motori, l'astronomia e lo sport.

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